venerdì 24 maggio 2013

Dopo la entusiastica comunicazione della prossima concessione dell' AIA per la centrale E. Montale da parte del ministero, il COMUNICATO STAMPA dei Medici ISDE


Ancora una volta ci spetta solamente prendere atto di quanto già deciso: Il carbone resta, le quantità, la potenza dell'impianto rimangono gli stessi, Enel dovrà provvedere a rispettare i limiti per i vecchi impianti, poco più bassi degli attuali e a dare parametri giornalieri ( in sostanza a non essere più del tutto fuori legge come ha potuto fare sinora) si impegnerà a fare "del suo meglio", gli studi epidemiologici si faranno. 

I tempi verbali usati anche nell''ultimo comunicato delle amministrazioni riflettono ancora quanto è nella storia degli ultimi 15 anni:
 intanto ci teniamo una delle più vecchie e inquinanti centrali del paese, in futuro le cose cambieranno. Siamo fermi, anche nei modi soddisfatti e trionfalistici, a quel 2001 in cui ci vennero dette sostanzialmente le stesse cose, a quel 2004 dove lo stesso sindaco si impegnava a far chiudere l'impianto, a quelle promesse a cui non sono seguiti fatti alcuni.
Nulla sono valse le posizioni e le richieste fatte dalla nostra associazione su quel Diritto di Precauzione che ci ripete che se un impianto e le sue emissioni di certo, poco o tanto, ci possono ammazzare o farci ammalare vanno dismesse, sulla procedura di AIA che afferma che un sindaco può (e dovrebbe) esprimere un parere sanitario a riguardo,
che era necessario e possibile (nei tempi e nei costi) uno studio epidemiologico adeguato ( come svolto ad esempio a Taranto, Vado, Porto Tolle) che risolvesse, prima della delibera, la stima delle possibili ricadute sanitarie.
Malgrado le ripetute richieste degli ultimi 3 anni, non siamo riusciti a vedere pubblicati neppure i dati epidemiologici, pur insufficienti ma pronti da tempo, sulle neoplasie ambiente correlate elaborati dal prezioso lavoro del Servizio Epidemiologico dell'ASL.Abbiamo saputo solo pochi giorni fa che  questi dati verranno comunicati pubblicamente mercoledì prossimo : se la conferenza dei servizi, convocata a Roma per il 21 maggio all'insaputa di tutti (comitati e associazioni presenti alla fase istruttoria) non fosse stata improvvisamente spostata di una ventina di giorni, comunicati quindi ad autorizzazione  ufficialmente già data.
Sempre congratulazioni e un doveroso ringraziamento per la "tempestività".
Ancora ulteriormente delusi e preoccupati, i Medici per l'Ambiente si impegnano comunque a mantenere alta la vigilanza e la pressione affinchè le promesse fatte diventino, almeno questa volta, realtà e questo possa onorare, sperando ancora in quella degli altri, la nostra coerenza e la nostra missione.

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