mercoledì 26 dicembre 2012

PITELLI NON E’ PIU’ SITO DI INTERESSE NAZIONALE: L’ASSURDO NON HA CONFINI!

A distanza di 3 giorni dalla decurtazione dell'area Saturnia dalla perimetrazione del SIN Pitelli  l'amministrazione regionale ottiene la cancellazione dell'intero sito! Questi i commenti di ISDE Spezia


Pitelli: un S.I.N. riconosciuto dal ministero dell’Ambiente sede di ben 5 tipi di fonti inquinanti. Ricordiamo infatti che, oltre alle famigerate discariche con una storia raccapricciante di sversamenti di veleni e di fraudolenze ambientali e amministrative mai scontate solo per prescrizione dei termini, il SIN è stato caratterizzato anche per gli impatti risultanti da Amianto, Centrale Elettrica, Area Portuale, Impianti Chimici.
E’ l’identificazione come SIN, con decreto del 2000, quella che obbligava lo stato, dal punto di vista normativo e a tutela di possibili future azioni potenzialmente pericolose, a bonifica.
Questa non si può fare? ( troppi danni = troppo tempo, troppi soldi), ci serve di nuovo la discarica di Saturnia per riquadrare il bilancio ACAM, massacrata dagli stessi amministratori che hanno firmato gli scempi di Pitelli o dai loro successori? Bene: lo stesso partito, tramite interessamento della Regione (Paita) fa cancellare Pitelli dai Siti di Interesse Nazionale! L’assurdo non ha confini!
Capiremmo un omertoso silenzio ma ci arriva, puntuale, il plauso del primo cittadino! Scontato e forse premonitore. Anziché riconoscere le colpe e gli errori del passato, anziché avviare quei semplici studi ambientali ed epidemiologici che chiediamo da anni e che consentirebbero almeno di caratterizzare le ricadute per quelle fonti ( stemperando un po’ , semmai fossero positivi, le ansie e le accuse di comitati e cittadini), che consentirebbero di allestire qualche misura, almeno per il futuro, a difesa  della salute (non parliamo di lasciarci scegliere quali strade, piazze, mare o colline vogliamo, questa è utopia di “ordinaria amministrazione”), il sindaco elogia la possibilità di poter di nuovo decidere “autonomamente” da Roma cosa e dove smaltire o lasciare veleni e  rifiuti.
Quel che ci preoccupa di più è che nel giro di 3 giorni si è passati dallo svincolo dell’area della discarica di  Saturnia , che diviene così utilizzabile anche senza bonifica, a un decreto che riguarda tutta l’area del SIN ( i comuni di Spezia e Lerici, tutto lo specchio d’acque fino a diga compresa).  Questa cancellazione consentirà allora  all’Autorità Portuale, per esempio, di sviluppare ancor più autonomamente quello che ha già deciso per i destini del golfo?  Ulteriori dragaggi nella zona est del golfo, ad alto rischio  secondo le caratterizzazioni del SIN, per la conteineristica o le  movimentazioni e i  lavori nell’area del Waterfront?.Permetterà di  vedere ulteriormente decurtate le responsabilità di controllo dell’Enel, di controllo delle aree peri e retroportuali? Di spianare la strada ai dragaggi per il raddoppio del rigasificatore di Panigaglia che preme tanto a Roma? Sicuramente da adesso il rispetto delle normative  e dei limiti di legge toccherà esclusivamente gli enti locali, gli stessi che hanno contribuito a perimetrare e caratterizzare quell’area con molte zone risultate fortemente inquinate e che hanno però prodotto o avvallato nel frattempo  vari progetti proprio su tali aree. Se per l’area IP la condotta è stata quella di dare concessioni illecite prima delle bonifiche, qui il dubbio è che ci si liberi di vincoli di controllo per poi procedere meglio. Per questo allora  tanta enfasi a quella che per il sindaco è diventata finalmente “una città normale” e a una “Pitelli che non è più tossica”. Ci sentiamo già tutti…più puliti: puliti dentro prima, con le assoluzioni e le prescrizioni, puliti anche fuori adesso. Resteranno solamente un po’ di morti e molti malati in più, prima, durante e ancora di più dopo questi 12 anni buttati via,  con costi enormi ( che ci dovremo pagare noi, come i debiti degli altri).Purtroppo i decreti ad hoc, le deroghe o le astute parole non bonificano per niente i nostri polmoni. Andremo a dire agli ammalati che intasano i nostri reparti: ti sbagli, non hai nulla!  Ce lo ha detto  la massima autorità sanitaria del territorio. Ma non funzionerà, per i nostri organi non funzionerà.
 Allo stesso modo però, non ci dimenticheremo di controllare i prossimi passi di chi è così contento

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