domenica 14 novembre 2010

Riflessioni su legge reg. n.20/2006 per la protezione dell'ambiente ligure: ...se solo si applicasse!

Riportiamo qui di seguito alcuni stralci della legge in oggetto con evidenziati (in rosso) contenuti specifici circa linee di indirizzo e modalità di raccolta ed elaborazione dei dati (in particolare sulla qualità dell’aria).
Vogliamo segnalare come i dati raccolti e pubblicati dalle amministrazioni comunale, provinciale e regionale sino ad oggi non soddisfino i criteri illustrati nella legge.
 In particolare non si attua né quella pianificazione integrata dei servizi né quei criteri di trasparenza e comunicazione adeguata di cui si tratta nei principi generali. Dal punto di vista della capacità di un analisi dei dati che possa rilevare una possibile corrispondenza tra fonti di inquinamento, indicatori utilizzati e rischio per la salute  riteniamo inoltre fondamentale quella zonizzazione del territorio in funzione degli inquinanti rilevati e lo studio georeferenziale in base a fattori metereologici che sono citati nell’art. 2 e nell’art.39. Anche tali studi non ci risultano compresi dall’attuale servizio di rilevazione. Riteniamo quindi fondamentale stimolare  tutti i soggetti pubblici operanti nel settore della prevenzione pubblica e dei controlli, a cominciare dalla classe medica e dalle istituzioni preposte, al rispetto dei criteri e delle clausole contenute nella legge




LEGGE REGIONALE 4 Agosto 2006 n. 20
BOLLETTINO UFFICIALE REGIONALE 09/08/2006 n. 12

Nuovo ordinamento dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure e riorganizzazione delle attività e degli organismi di pianificazione, programmazione, gestione e controllo in campo ambientale.


IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
promulga


TITOLO I

PRINCIPI GENERALI E RIPARTO COMPETENZE


Articolo 1
(Finalità)

1.               La presente legge, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 117 della Costituzione e delle norme comunitarie e nazionali, disciplina il nuovo ordinamento dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure (ARPAL), stabilisce il riparto delle competenze e riorganizza le procedure di pianificazione e programmazione in materia ambientale, nonché le strutture e gli organismi preposti alla programmazione, gestione e controllo in campo ambientale ed alla prevenzione e promozione della salute e della sicurezza collettiva, perseguendo l’obiettivo della massima integrazione programmatica e tecnico-operativa nell’individuazione e nella rimozione dei fattori di rischio per l’uomo e per l’ambiente, nonché per la promozione della qualità ambientale del territorio.

Articolo 2
(Funzioni della Regione)

La Regione, per le finalità di cui all’articolo 1, definisce le linee di indirizzo strategico ed esercita le seguenti funzioni e competenze:
…………………….
b)         definizione degli obiettivi generali delle attività di prevenzione e di controllo ambientale
c)         assunzione di atti d’indirizzo e coordinamento per l’integrazione delle funzioni fra ARPAL, Azienda Sanitaria Locale (ASL) e Istituto Zooprofilattico
……………………..
g)….linee guida sulle modalità di effettuazione delle istruttorie in materia di rifiuti e bonifiche;
j)           promozione della collaborazione e dell’integrazione con tutti i soggetti pubblici operanti nel settore della prevenzione collettiva e dei controlli ambientali;
k)   coordinamento del sistema informativo ambientale regionale mediante:
        1)       approvazione del piano triennale ed annuale dello sviluppo del sistema……..
        2)       definizione delle tipologie di dati e informazioni raccolti dagli Enti………
        3)    emanazione di direttive sulla modalità di raccolta e messa a disposizione dei dati…
n)         definizione delle azioni regionali per assicurare l’accesso del pubblico all’informazione ambientale in attuazione della normativa comunitaria e nazionale vigente;……………………………………………..
q)         redazione, in collaborazione con ARPAL, della valutazione annuale della qualità dell’aria;
r)          definizione ed aggiornamento della zonizzazione del territorio regionale in funzione dei livelli nell’ambiente dei vari inquinanti dell’aria;
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

 TITOLO II
       FUNZIONI E ASSETTO ORGANIZZATIVO DELL’ARPAL

Articolo 7
(Rapporti ARPAL-ASL)

1) L'ARPAL e le ASL……. esercitano in modo integrato e coordinato le funzioni e le attività di protezione e controllo ambientale…………..

3) ……………………………., ARPAL e ASL definiscono su base annuale il proprio programma di attività.


Articolo 10
(Comitato provinciale di coordinamento)

           1)…………. presso ciascuna Provincia è costituito un Comitato tecnico provinciale di coordinamento con il compito di:
a)              elaborare proposte relative al programma attuativo annuale delle attività del dipartimento provinciale;
b)              formulare proposte e pareri in ordine ai programmi di controllo ambientale ………….

Il Comitato è composto da:
a)       un Dirigente del Dipartimento Ambiente nominato dall’Amministrazione provinciale, che lo presiede;
b)      il Direttore del dipartimento provinciale dell’ARPAL;
c)       un Dirigente dei servizi competenti per materia di un Comune del territorio provinciale di riferimento individuato dall'A.N.C.I.;
d)              il Direttore del dipartimento di prevenzione delle ASL competenti per territorio;
e)              un Dirigente di una Comunità Montana del territorio provinciale di riferimento individuata dall’UNCEM;
f)       un Direttore di Ente Parco, nominato dal Coordinamento Parchi Liguri;
g)       un Dirigente della Struttura competente in materia di ambiente della Regione senza diritto di voto.
3.               Il Comitato provinciale di coordinamento è convocato dal Presidente almeno tre volte l'anno …………………………….


TITOLO III

CONTROLLI AMBIENTALI E SISTEMA INFORMATIVO AMBIENTALE

CAPO I
PROGRAMMI DEI CONTROLLI AMBIENTALI


Articolo 27
1.               Il Consiglio regionale approva le linee di indirizzo e i criteri per la redazione del programma triennale dei controlli e monitoraggi ambientali e di versante, dello sviluppo delle reti di rilevamento e di monitoraggio degli Osservatori regionali, entro trenta giorni dall’approvazione del bilancio regionale.
…………………………………………………………………………………………………………
b)             modalità di sviluppo delle reti di rilevamento e di monitoraggio………………………
c)             quantità minime ed eventuali criteri per la localizzazione dei controlli e delle ispezioni..
d)             quantità minime, tipologie e modalità di svolgimento dei controlli periodici a cui sottoporre gli impianti e le attività soggette ad autorizzazioni ambientali.
3.               Il programma annuale dei controlli, predisposto dal Direttore Generale dell’ARPAL tenuto conto delle indicazioni  e delle proposte dei Direttori di Dipartimento, è redatto in conformità alla programmazione triennale regionale, della quale costituisce strumento attuativo………………………………………………………………

                                                                                         Articolo 28
(Programmi di controllo ambientale e monitoraggi provinciali)

     1.               Le Province, acquisite le proposte e le esigenze dei Comuni singoli o associati e delle Comunità montane, formulano annualmente le proposte inerenti i programmi regionali ed i propri programmi di controllo ambientale, comprensivi dell’indicazione della propria quota di cofinanziamento.

2.              ………………….. trasmessi all’ARPAL entro il 31 ottobre di ogni anno per l’anno successivo.

                                    

                                      TITOLO V

PIANI E PROGRAMMI AMBIENTALI


Articolo 39
(Piano regionale di tutela della qualità dell’aria)

1.             ……………, è lo strumento di orientamento di tutta l'attività legata alla tutela del comparto aria ed in particolare:
a)             è supporto del processo ………. disposto dalla vigente normativa di settore nazionale e comunitaria;
b)             detta prescrizioni vincolanti per i soggetti pubblici e privati che esercitano funzioni…………
c)             costituisce riferimento per le procedure di Valutazione Impatto Ambientale (VIA), di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e di rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ad impianti esistenti e nuovi;
d)             rappresenta l’indirizzo e il supporto della pianificazione territoriale regionale, provinciale e comunale, ……………………………….
               Il Piano contiene:
a)        i risultati delle attività conoscitive inerenti:
1)          le caratteristiche dei fattori di pressione sul comparto aria, le fonti di emissione e l’influenza dei fattori meteorologici;
2)          la valutazione della qualità dell’aria ambiente per l’intero territorio regionale;
3)          la zonizzazione del territorio regionale, in relazione ai livelli di qualità dell’aria ambiente misurati o stimati nelle diverse zone o agglomerati per i diversi inquinanti;
b)        la definizione degli scenari tendenziali di qualità dell’aria;…………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………….




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