lunedì 4 agosto 2014

Approvata la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) ex l.r. n. 32/2012 relativa al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.

Respinte, senza le dovute motivazioni, le osservazioni portate nell’ Inchiesta Pubblica, richiesta da ISDE, dei Medici per l’Ambiente SP e Liguria(vedi il testo intero in precedente post) e da numerose associazioni e Comitati locali soprattutto riguardo 2 importanti e condivisi punti: 1) il mancato rispetto delle normative e delle raccomandazioni comunitarie sulla promozione della riduzione del rifiuto, della raccolta differenziata, del recupero di materiale e del riuso con una netta prevalenza data dal PRGRL al recupero energetico (incenerimento) rispetto a quello di materia. 2) la conseguente disattenzione di importanti aspetti sanitari e dei conseguenti possibili rischi per la salute e la prevenzione sanitaria, che dovevano essere considerati nel Piano stesso. In particolare il Piano punta alla produzione in tutte le linee di progettazione impiantistica, sia delle frazioni secche che umide, sulla produzione di CSS ( combustibile solido da rifiuti) da indirizzare a co-combustione o ad eventuale combustione dedicata ( inceneritore). Abbiamo portato oltre 15 pagine di documentazione sui rischi ambientali e sanitari di tali scelte senza avere nessuna risposta di considerazione o di controprova. Così come su tutte le altre questioni e proposte fatte da noi e da altri…. semplicemente il silenzio e l’approvazione del Piano, senza le dovute motivazioni o contro-motivazioni puntuali. Come già in troppe altre occasioni le scelte vengono fatte in sede aziendale e politica, gli organi tecnici di progettazione e controllo eseguono, le leggi sulla partecipazione dei portatori di interesse vengono solo formalmente espletate ( se richieste) e tutto ritorna inalterato al decisore, che fa quello che più conviene eliminando i possibili interlocutori e attori intermedi. Anche in questo caso, il male ( rifiuto ), che nessuno avrà più interesse a ridurre, o il bene comune ( materiale risorsa), verranno così sottratti alla gestione locale sia dal punto di vista economico ed occupazionale, sia da quello ecologico e preventivo.

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