domenica 4 marzo 2012

CTE- ora niente più scuse! - STUDI EPIDEMIOLOGICI SUBITO!

Dopo aver appreso venerdì u.s. dall’assessore Ruocco della sospensione da parte della Corte dei Conti della Commissione giudicante per l’ Autorizzazione Integrata Ambientale della centrale E. Montale,
  grazie alla quale i tempi previsti per l’apertura della conferenza dei servizi andranno presumibilmente  ben oltre la prossima estate, riteniamo inderogabile l’allestimento di uno studio epidemiologico mirato a stabilire finalmente le correlazioni tra emissioni della centrale e l’incremento di patologie tumorali e cardio-polmonari rilevate nel nostro territorio.
A fronte sia dell’impegno assunto fin dal 2001 e disatteso dalle amministrazioni e da Enel stesso sul monitoraggio dei possibili effetti nocivi sulla salute delle emissioni  sia delle richieste più volte fatte dai medici,  dai comitati e dalle associazioni ( basti pensare alla campagna e alle osservazioni di SpeziaViaDalCarbone nell’ultimo anno ) sono più di 10 anni che mancano sia dati aggiornati ( gli ultimi, parziali, arrivano al 2005) sia studi eziologici in grado di stabilire il peso dell’impatto della combustione del carbone rispetto alle altre fonti inquinanti presenti nel territorio. A motivazione di tale inadempienza la carenza di fondi (ossia l’uso degli stessi per tutt’altre campagne), i tempi lunghi e la complessità delle indagini.
Considerato che i contatti e le possibili alternative per tali studi sono già “in cantiere” dal luglio 2011, tenendo conto che tra i vari studi in grado di rispondere a queste domande ve ne sono alcuni che possono concludersi in circa 6 mesi, riteniamo doveroso che vengano rispettati questi impegni, almeno prima dello scadere del mandato elettorale.
Ricordiamo che finora il Sindaco, massima autorità sanitaria a livello locale, non ha mai risposto, se non con offensive e generiche repliche, alle osservazioni e alle richieste in tal senso fatte da molti, a cominciare dalla Commissione Ambiente dell’Ordine dei Medici, né su quanto gli compete in tema di parere sanitario all’interno della procedura di AIA.
Considerando che continuerà ad essere del tutto inatteso quel “Principio di Precauzione” che in realtà è caposaldo  fondamentale degli aspetti scientifici e normativi nelle controversie  in tema ambientale e che ci se ne è sempre “lavate le mani” sul tema  degli eccessi di incidenza e mortalità imputabili al carbone, con la motivazione della mancanza di dati certi e referenziati, è ora di dire basta! Niente più scuse!
La gente dell’intera provincia (dalle ricadute riteniamo possano essere coinvolti comuni anche distanti dal capoluogo) ha diritto di sapere, una volta per tutte!


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